Svegliarsi la mattina con la stessa luce che ti accompagnerà fino a “notte inoltrata” ti fa sentire sentire fuori dal mondo, almeno per i primi giorni, e come se potessi fare tutto, sempre e con molta calma. Fatichi a capire che ore sono, il sole non è mai alto, non c’è mai troppa luce (ben lo sanno i fotografi) ma quella che c’è, c’è sempre. Quello che lascia però proprio senza parole, è l’immensità dei paesaggi: che sia un fiordo, una vallata, un lago o una pianura, è sempre a perdita d’occhio.
“Vivere soltanto vivere, in quel momento in quel luogo. Senza mappe, senza orologio senza niente. Montagne innevate, fiumi, cieli stellati. Solo io e la natura selvaggia.” Alexander Supertramp
Una vacanza in Alaska offre attrazioni per tutti: trekker, mountain bikers, fotografi, backpackers ed anche per i turisti più commerciali.
Gli americani offrono in ogni dove aviotour che, malgrado i costi elevati, offrono punti di vista mozzafiato: sorvolando i luoghi selvaggi sarà più facile cogliere l’immensità dei ghiacciai, dei fiordi oceanici e, perché no, sorprendere un branco di lupi a caccia. Approfittatene a Talkeetna per sorvolare il McKinley, a McCarty per il Wrangell St Elias e ad Homer, lungo lo Split, numerose agenzie offrono escursioni per vedere gli orsi all’interno del Parco del Kenai Fjords National Park. Nel Parco del Denali c’è la costosa possibilità di volare in elicottero fino al Magic Bus di Into The Wild.
La scelta di un viaggio in Alaska, in tenda, forse spaventa un po’ , per il clima e la fauna ma se saprete convincervi, la vastità del suo territorio vi sorprenderà. In realtà l’Alaska del Southcentral nel mese di agosto è assolutamente visitabile da chiunque: solo qualche giorno di pioggia con temperature che ricordano molto quelle delle Alpi.
Viaggiare in macchina ti da la possibilità di fermarti in ogni momento (anche quando un alce ti taglia la strada), gestire in libertà le tappe e sostare quando, dietro ad una curva, si apre un paesaggio inaspettato e sempre immenso.
Non vi mancheranno i momenti di raccoglimento, soprattutto davanti a laghi silenziosi e placidi nei quali si specchiano montagne e vallate e dove inaspettatamente incontri un castoro che tracina un ramo di qualche metro, per allargare il proprio nido.
Insomma l’Alaska è un territorio ormai noto, ma tutto da scoprire che lascia un desiderio di ritorno. L’Alaska propone ogni giorno numerose soprese: la natura ti accoglie e ti meraviglia ad ogni istante.
Escludendo Anchorage, le tracce dell’uomo si intravedono solo in attività di sussistenza, turismo e nell’antica corsa all’oro.
La fauna attira e spaventa, camminare nei boschi porta l’aspettativa e il brivido dell’avvistamento; non è facile ma neanche così difficile sorprendere un orso sul proprio cammino. Nei parchi troverete numerosi avvisi e volantini informativi con informazioni sulle “formalità da sbrigare” in caso di incontro: primo tra tutti “stare fermi”. Anche l’oceano tra i fiordi offre numerose possibilità di avvistamento faunistico, ma bisogna sperare in una bella giornata di sole, dove anche i cetacei saranno felici.