Lasciarsi scaldare dal sole, coccolare dal sapore del Porto, passeggiare tra i vigneti assaggiando qualche chicco d'uva, guardare il fiume che luccica tra le colline terrazzate con un disegno così armonioso, geometrico e infinito da lasciare a bocca aperta. E se poi non sei ancora soddisfatto puoi fermarti a mangiare e assaporare i prodotti di questa terra, sporcare il pane nell'olio, gustare le olive, il pesce e le carni alla griglia. L'alto Douro è una regione spettacolare, la tentazione di Bacco, un luogo dove la natura e l'uomo hanno saputo collaborare per creare uno scenario incantevole.
Trascorriamo la notte all Hotel Douro Inn a Tabuaço (TripAdvisor: CLICCA QUI). La mattina risaliamo il fiume, lungo la strada N222 che, costeggiandolo, offre una vista incredibile sulle quintas, le grandi tenute vinicole che si arrampicano sulle colline.
Raggiungiamo Pinhão dove pranziamo all'aperto al ristorante Veladouro (TripAdvisor: CLICCA QUI)
Nel pomeriggio raggiungiamo la Quinta Nova (TripAdvisor: CLICCA QUI), posizionata su di un meraviglioso crinale, dove è possibile visitare gratuitamente i vigneti tramite tre piacevoli percorsi (anche se, sotto il sole caldo del primo pomeriggio si rivelano un po’ faticosi) debitamente segnalati e di cui il più lungo dura circa 2 ore e mezza, che permettono di apprezzare le coltivazioni e lo splendido paesaggio.
Alla Quinta Nova è possibile anche pernottare nella storica dimora (purtroppo a prezzi abbastanza elevati), pranzare o cenare al ristorante (domcumentatevi sui giorni di apertura prima di andare) e degustare i vini.
L'alto Douro è la regione vinicola più antica del mondo, con all'attivo oltre 2000 anni di produzione, e nel 2001 è stata proclamata Patrimonio dell'umanità dall' UNESCO. In questa regione il corso del fiume, che nasce in Spagna e sfocia nell'Oceano Atlantico, è molto irregolare, presenta numerosi dislivelli, e il suo incontro con il terreno granitico ha determinato profonde vallate: uno scenario meraviglioso dove i terrazzamenti, affacciati sul fiume, che hanno il compito di disporre le coltivazioni affinché siano meglio esposte ai raggi del sole, hanno, nel corso dei secoli, caratterizzato il territorio, insieme ai piccoli centri abitati, le cappelle e le chiesette sparse sui pendii.
A partire dal diciottesimo secolo la sua principale produzione è diventata il Vinho do Porto, il vino liquoroso di fama internazionale. La particolarità del Porto è la fermentazione incompleta, fermata dall'aggiunta di alcool vinico quando è ancora all'inizio. Questo processo impedisce la trasformazione degli zuccheri dell'uva in alcool dando origine al suo sapore naturalmente dolciastro. Esistono 7 tipi differenti di Porto di cui 4 base, che sono il Porto Bianco, il Porto Ruby, il Porto Tawny e il Porto Rosè, che rimangono ad invecchiare nelle botti per non più di tre anni, e 3 speciali, il cui invecchiamento dura oltre i 3 anni e che vengono prodotti con uve di alta qualità, appartenenti ad annate speciali, di cui il più pregiato è il Porto Vintage.
Verso sera proseguiamo il giro panoramico sulle strade N322 e N222, che corrono tra le colline terrazzate, passando per piccoli paesi e villaggi, facciamo una sosta al santuario di "Nostra signora do Viso e, chiedendo indicazioni a un anziano signore che passava con il suo furgoncino lungo la strada, raggingiamo San Salvador do Mundo.
Anche al tramonto é tutto meraviglioso, avvolto da una luce arancio che rende i profili delle colline morbidi e sinuosi, come se fossero stretti in un caldo abbraccio.