Chiudi gli occhi e immagina di sentire un forte vento; adesso dipingi la terra di giallo, il cielo con l'indaco e il mare di blu.

Aggiungi sabbia chiara, montagne vellutate, sole che brucia e di notte stelle luminose.

Concludi con mulini a vento, capre e qualche vela nell'oceano.

 

Siamo a Fuerteventura da 5 giorni: troppo poco per poter dire di aver conosciuto quest' isola, ma a sufficienza per capire quanto sia sottovalutata. 

Qualche orrendo centro abitato, resort che sembrano incubi architettonici e turistici locali sulla spiaggia nascondono la sua aspra bellezza, da respirare in quei posti silenziosi e immobili dell'entroterra o nei piccoli villaggi di pescatori lungo la costa, dove il tempo sembra essersi fermato.

Bastano un paio di scarpe, un quaderno e una penna, una macchina fortografica e una ruota di scorta per l'auto per addentrarsi nella sua natura arida, scoprire la sua storia, la sua cultura, affondare gli occhi nel suo oceano agitato che si infrange sulle scogliere nere o che scivola sui chilometri di sabbia chiara, per dire a tutti quelli che sostengono che Fuerteventura non sia altro che spiaggia e ombrellone: <<Mi dispiace, ti stai sbagliando.>>

L'isola ha subito una trasformazione dei suoi centri principali e di alcuni tratti di costa dettata dal turismo di massa che, a partire dagli anni '70, diventò fonte di sostentamento per i suoi abitanti, deturpando però in maniera insensata e deleterea il paesaggio naturale. Fortunatamente il governo locale sembra essersi accorto dei problemi causati da questo sfruttamento intensivo e aggressivo del territorio e sembra si stia piano piano adoperando per promuovere un turismo più responsabile, tanto che nel 2009 Fuerteventura è stata proclamata Biosfera dell'UNESCO.

Un buon numero di musei è presente su tutta l'isola, ma devo dire purtroppo mal pubblicizzati e poco valorizzati (di alcuni parlerò nei prossimi articoli).

Esistono molti sentieri per gli amanti della natura, da percorrere a piedi o in bicicletta, ma anche di tutto questo esiste poco materiale informativo: gli unici modi per scoprire luoghi di interesse naturalistico (ad esclusione del celebre Parco delle Dune di Corralejo) sono avventurarsi in autonomia oppure chiedere consigli agli abitanti del posto.

Proseguo quindi il mio soggiorno a Fuerteventura, che sarà per certo troppo breve, in attesa di scoprire ciò che ha di nuovo e straordinario da offrirci.