Hué e splendente. Ricca di templi, pagode e tombe, è il luogo della Cittadella Imperiale della dinastia Nguyen.
Nel 1802 l'imperatore Gia Long, che voleva unire Vietnam del Nord e Vietnam del Sud, trasferì la capitale da Hanoi a Hué e diede inizio ai lavori di costruzione della magnifica Cittadella, purtroppo quasi interamente distrutta durante i conflitti, prima nel 1885 contro l'esercito francese, e poi durante la Guerra del Vietnam, nel 1968: in un primo momento i Vietcong si impadronirono di Hué torturando e uccidendo sommariamente i soldati dell'esercito sudvietnamita, poi gli Stati Uniti, alleati con il Vietnam del Sud, rasero al suolo interi quartieri della città e bombardarono la Cittadella e il Palazzo Imperiale con il napalm in uno scontro che vide morire circa 10.000 persone. Fortunatamente, oggi, un'eccellente opera di restauro, sta riportando all'antico splendore gli edifici danneggiati (solo 20 degli originari 148 edifici del recinto imperiale si erano salvati dopo i conflitti).
Gli splendidi edifici dai colori sgargianti che si alternano alle rovine, rendono la Cittadella un luogo affascinante, ricco di memoria e di misticismo.
Dopo aver oltrepassato i Nove Cannoni Sacri, protettori della Cittadella e del regno, si accede al complesso del Recinto Imperiale, una cittadella all'interno della cittadella (il costo del biglietto è di circa 5$ per persona) attraversando il fossato, dalla magnifica porta tripartita Ngo Mon, di cui il passaggio centrale era riservato all'imperatore, mentre i due archi laterali consentivano l'accesso a tutte le altre persone.
Entrando, ci si trova davanti al Palazzo di Thai Hoa, il Palazzo dell'Armonia Suprema, utilizzato per i ricevimenti ufficiali dell'imperatore e per le cerimonie.
Sul retro si trovavano la residenza dell'imperatore, templi, il teatro, la biblioteca imperiale e altri edifici. Attraversiamo le lunghe e meravigliose gallerie del Palazzo di Can Chanh, sorrette da principesche colonne di un colore rosso intenso che conducono a meravigliosi soffitti.
Raggiungiamo l'area della Città Purpurea Proibita, un'altra cittadella all'interno del recinto imperiale ad uso esclusivo dell'imperatore, a cui potevano accedere soltanto gli eunuchi che non venivano considerati una minaccia per le concubine reali, di cui però rimane solo la Sala di Lettura dell'Imperatore. Del resto si può vedere solo una traccia sul terreno. Ci dirigiamo alla Residenza di Dien Tho e al grazioso padiglione ricreativo in legno adagiato su un laghetto con le ninfee dove è possibile sostare per un caffè o una bibita fresca.
Verso sera arriviamo al maestoso Complesso del Tempio di Thai To Mieu, situato nell'angolo sud-occidentale del recinto imperiale. L'enorme tempio funge da facciata all'ampia piazza dove sono collocate le Nove Urne Dinastiche dedicate una ad ognuno dei nove imperatori, che alte circa 2 metri e con un peso che va dai 1900 ai 2600 Kg, simbolo dell'antico potere e della stabilità del regno della dinastia Nguyen. Li si trovano anche due grandi draghi rinchiusi dentro a singolari strutture rosse.
Nel tempio, a cui si accede solo togliendosi scarpe, cappelli ed occhiali da sole, si respira un'atmosfera mistica, silenziosa, imponente, al profumo d'incenso. Tramite una porta, collocata sul lato opposto del tempio, si arriva al Tempio di Hung To Mieu.
La sera ceniamo con Max e Martina, una coppia incontrata a Sapa che ritroviamo casualmente nella nostra visita alla Cittadella (e che rincontreremo nuovamente ad Hoi An), al ristorante locale Thanh Na (TripAdvisor QUI), ricavato in un cortile allestito con piccoli tavolini, dove una vengono servite specialità alla griglia preparate al momento su uno sfrigolante barbecue che riempie la strada di fumo.
Il giorno seguente prenotiamo (direttamente alla reception del nostro albergo, al costo di 5$ per persona; molti hotel offrono questo servizio) un giro in barca, privato, sul Fiume dei Profumi che attraversa la città di Hué.
Una signora viene a prenderci al nostro hotel e ci accompagna alla sua imbarcazione, per portarci fino alla Pagoda Nazionale di Dieu De che, costruita a metà dell '800, fu una roccaforte della resistenza buddhista al governo sudvietnamita nei primi anni '60.
Nella nostra seconda giornata a Hué, Il tempo è stato poco clemente e abbiamo quindi saltato per scelta alcuni luoghi di interesse, ma proseguendo lungo il fiume è possibile raggiungere, spingedosi qualche chilometro fuori dai confini della città, alcune pagode e i mausolei degli imperatori Nguyen, sparsi lungo le sue rive.
In serata, facciamo quattro passi sul lungo fiume, prima che la città non più tardi delle dieci, vada a dormire.
Durante la nostra permanenza a Hué, soggiorniamo all' hotel Than Thien Friendly Hotel, che mi sento di consigliare per la pulizia e il suo ottimo rapporto qualità/prezzo (TripAdvisor QUI).
Per un caffè, un dolce o per rigenerarvi con un succo di frutta fresca, fate un salto al The One Coffee & Bakery (TripAdvisor QUI)