Quando passeggi per le strade di Hoi An puoi immergerti in un'atmosfera accogliente e perderti tra i colori delle stoffe delle decine e decine di botteghe che confezionano abiti su misura, puoi addentrarti nei vicoli della città vecchia, tra la magia delle lanterne, alla ricerca dei magnifici edifici storici, tra le case coloniali, i templi dai colori sgargianti e le pagode, puoi fare un giro in barca lungo il fiume Thu Bon e calare una candela nelle sue acque quando il sole è tramontato.

 

hoi an barca

Hoi An fu un importante città di porto, frequentata da navi Giapponesi, Cinesi, Portoghesi, Olandesi, Spagnole, Filippine, Thailandesi, Indonesiane, Indiane, Francesi, Inglesi e Americane, dove si scambiavano tessuti preziosi, sete, porcellane, carta, the, zucchero, spezie e altre ricchezze. I mercanti cinesi resero ricca la città di Hoi An che fino al 1637, quando il loro governo vietò ogni contatto con gli altri Paesi, arrivavano in città a primavera e vi soggiornavano per mesi, affittando case e magazzini, e talvolta lasciando loro funzionari in loco anche durante l'anno, affinché si occupassero della gestione dei loro affari. 

hoi an cosa vedere

Ad Hoi An fece vista nel XVII secolo il missionario cristiano  Alexandre de Rhodes, che oltre a portare nel Vietnam la nuova religione, inventò l'alfabeto  quoc ngu, quello utilizzato tutt'oggi, basato su quello latino, che meglio descriveva, rispetto a quello cinese, i suoni della lingua vietnamita, ed era di più facile divulgazione.

hoi an vietnam

Hoi An rimase un potrto importante fino alla fine del XIX secolo, quando il fiume Thu Bon si insabbiò e si riempì di fango, lasciando il suo posto alla vicina Danang. Uscita praticamente indenne dalla guerra del Vietnam, è diventata nel 1999 patrimonio dell'UNESCO. Il turismo di Hoi An è in forte crescita e questo garantisce la possibilità di mantenere il grande patrimonio artistico, storico e culturale della città, ma implica anche grandi folle di turisti e il crescere di numerose attività atte a soddisfare i loro bisogni, che fanno perdere un po' di magia a questo posto straordinario. 

hoi an barca

Grazie ad un decreto UNESCO, più di 800 edifici storoci sono stati perfettamente conservati e questo fa si che una grande parte della Città Vecchia si presenti con il suo aspetto originario. 

hoi an centro storico

hoi an artigianato

Per entrare nella Città Vecchia è necessario acquistare un biglietto dal costo di 120.000 dong (circa 5 euro): potete fare l'acquisto direttamente a una delle biglietterie della città. Ogni biglietto è valido 3 giorni e vi consentirà di visitare senza costi aggiuntivi 5 siti storici. 

hoi an

È possibile fare visite guidate in numerosi edifici, dove tenteranno di vendervi qualche strano cimelio o amuleto per la buona sorte, ma vi basterà rifiutare gentilmente (si, ok, a noi una moneta sono riusciti a rifilarla). 

Hoi An è il regno del tessile, ed in particolare della seta: qui è uno dei luoghi più rinomati del Vietnam per farsi confezionare un abito su misura. Lungo le strade ci sono decine e decine di sartorie, che espongono stoffe e vestiti coloratissimi. 

hoi an stoffe tessuti

Durante il viaggio ci siamo innamorati del ristorantino Mermaid Restaurant, piccolo, coloratissimo, che ci ha servito alcuni dei migliori piatti mangiati in Vietnam come i leggendari White Roses. Il Meramid Restaurant fu il primo ristorante di Hoi An, aperto dalla proprietaria, Ms. Vy, proprio vicino al mercato del pesce, per avere ingredienti sempre freschissimi per realizzare i suoi piatti. Purtroppo facendo qualche ricerca on-line, abbiamo scoperto che il ristorante è stato chiuso.

Dove dormire ad Hoi An

Durante la nostra permanenza ad Hoi An abbiamo soggiornato al Vaia Boutique Hotel Hoi An (BOOKING.COM QUI): ottimo rapporto qualità prezzo, camere pulite, bella zona comune vicino alla reception dove sono sempre a disposizione the e caffè e possibilità di noleggiare gratuitamente delle biciclette per visitare la città.

Backstage

hoi an restaurant