Vedo spesso la pubblicità di un app che consente a tutti gli invitati di un matrimonio di condividere foto in una sorta di network privato, vendendo agli sposi l'illusione di avere gratuitamente, e senza troppi sforzi, un album di nozze con centinaia di fotografie che raccontano ogni momento, da ogni punto di vista.

Insomma, questa cosa fa gola, soprattutto in un momento in cui tutti hanno in mano uno smartphone, o magari una reflex di quelle comprate perchè era in offerta sugli scaffali del negozio di tecnologia sotto casa. E ti propongono questa app con immagini bellissime, luminose, con slogan del tipo "i vostri ospiti cattureranno la magia".

A me questa cosa fa arrabbiare; perché è una questione di onestà.

Qui non stiamo raccogliendo fotografie, stiamo raccogliendo cataste di roba digitale. È come se si chiedesse ad ogni invitato di scrivere su un post-it un pensiero e poi si dicesse di aver scritto un romanzo. Si, la cosa potrebbe essere divertente, ma dovremmo distinguere il risultato.

Siamo arrivati ad un punto dove la fotografia è qualcosa che tutti sentono di possedere, solo perché tengono in mano uno strumento che genera immagini. Ma per fortuna la fotografia rimane solo per tutti quelli che hanno tempo di fermarsi a rifletterci sopra, che hanno necessità di imparare, di scoprire, di esplorare, di mettersi in gioco, di comunicare. La fotografia è solo di chi preme quel tasto come se fosse necessario per la sua anima, non per la sua bacheca Facebook.

Allora, pensate alla vostra professione, al lavoro che fate tutti i giorni, e che avete impiegato tempo per apprendere, che svolgete con esperienza e professionalità: se domani aveste la consegna o la prensentazione di un progetto importante, e voi non poteste esserci, affidereste tutto alle mani di qualcuno che non ha mai fatto il vostro mestiere, solo perché potrebbe avere a disposizione gli strumenti per farlo? Si, fare fotografia è un lavoro; svolto da professionisti, che si dedicano ogni giorno a imparare, sviluppare le loro capacità, migliorare la loro tecnica, che sanno gestire determinate situazioni con coscienza, che sanno cosa si aspetta il proprio cliente e sanno come potergli garantire il risultato. Oltre ad avere a disposizione l'attrezzatura per realizzarlo.

Mi sembrerebbe banale fermarmi a spiegare perché una macchina professionale garantisce risultati migliori di uno smartphone (si, anche se hanno gli stessi mega pixel, pensa un po'!), o perché le foto che vedete tanto luminose e vivide sullo schermo del vostro smartphone non lo siano altrettanro quando le stampate...se le stampate...avete mai stampato delle foto fatte con lo smartphone? O le avete dimenticate nella memoria del vecchio device, o sull'hard disk che avete formattato per sbaglio, o nel vecchio computer che vi si è rotto? Abbiamo dato via a questo mood fotografico in cui si fotografa tutto senza fotografare niente. In cui le foto sono fasulle come il suono elettronico dell'otturatore che ci avvisa quando abbiamo scattato. Quello è il suono dell' ennesima immagine uguale alle altre che andrà ad occupare qualche megabyte della nostra memoria.

È arrivata la primavera: per favore uscite di casa tirate fuori dall'armadio la vostra macchina fotografica, anche quella a rullino se non ne avete una digitale, e ricominciate a fare fotografie, quelle che devi aspettare di rientrare a casa per vederle, oppure una settimana per andarle a ritirare dallo stampatore, quelle fotografie che saranno sempre belle, anche se il tempo e la tecnologia passeranno. E accorgetevi di quanto è difficile ottenere quello che volete senza applicare filtri, sfocature improbabili, o nitidezze surreali. Sbatteteci la testa, non smettete di cercare, di mettervi in gioco, di farvi fare delle critiche per ottenere poi risultati migliori, non smettete di fare fatica, di rimanere sempre in disparte per avere la visuale migliore, di meditare, di stare in silenzio ed osservare, di leggere nell'anima delle persone, e imparate a capire quello che state facendo. Perchè questo è il lavoro che fa ogni giorno un fotografo.

Non distruggete le immagini dei vostri ricordi, sono qualcosa di prezioso. Un fotografo lo sa, e saprà rivelarle, saprà trovare la foto che stavate cercando, quella che sostituirà le 50 o le 100 foto scattate inutilmente con uno smartphone. Perché una fotografia è qualcosa di magico, qualcosa che accade: una combinazine di circostanze in uno spazio e in un tempo ben preciso, che il fotografo sa riconoscere, astrarre e catturare. Perché in fondo la fotografia ha poco a che fare con con una macchina fotografica..e ancora di meno con una social app.